2 aprile 2009

Ode al carciofo


Il carciofo dal tenero cuore si vestì da guerriero,
ispida edificò una piccola cupola,
si mantenne all'asciutto sotto le sue squame,
vicino al lui i vegetali impazziti si arricciarono,
divennero viticci,
infiorescenze commoventi rizomi;
sotterranea dormì la carota dai baffi rossi,
la vigna inaridì i suoi rami dai quali sale il vino,
la verza si mise a provar gonne,
l'origano a profumare il mondo,
e il dolce carciofo lì nell'orto vestito da guerriero,
brunito come bomba a mano,
orgoglioso,
e un bel giorno,
a ranghi serrati,
in grandi canestri di vimini,
marciò verso il mercato a realizzare il suo sogno:
la milizia.
Nei filari mai fu così marziale come al mercato,
gli uomini in mezzo ai legumi coi bianchi spolverini erano i generali dei carciofi,
file compatte,
voci di comando e la detonazione di una cassetta che cade,
ma allora arriva Maria col suo paniere,
sceglie un carciofo,
non lo teme,
lo esamina,
l'osserva contro luce come se fosse un uovo,
lo compra,
lo confonde nella sua borsa con un paio di scarpe,
con un cavolo e una bottiglia di aceto finché,
entrando in cucina,
lo tuffa nella pentola.
Così finisce in pace la carriera del vegetale armato che si chiama carciofo,
poi squama per squama spogliamo la delizia e mangiamo la pacifica pasta
del suo cuore verde.

Pablo Neruda

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Il carciofo. Uno dei miei ortaggi preferiti. Coriaceo e fiero protetto dalla sua spinosa corazza come dice il buon Pablo...
Ma di un sapore unico! E mille modi per cucinarlo!
Al forno, alla brace, ripieno (che bontà!!!) e fa sempre la sua bella parte.
Qualche giorno fa Vanessa mi ha preparato i carciofi romaneschi (chiamati da lei "le mammole", alla romana per intendersi...) ripieni del suo gambo spezzettato insieme alla cipolla e lo speck. Un sapore incredibile! Un mix tra i sapori romani e i sapori del nord italia a cui siamo particolarmente affezionati soprattutto in campo culinario.
Romani perchè se sostituite lo speck col guanciale amatriciano originale respirerete l'atmosfera della trattoria trasteverina più caratteristica e semplice.
Peccato che non abbiamo le foto di questo bendiddio! Purtroppo (si fa per dire) ultimamente col nuovo lavoro che ho trovato abbiamo dovuto modificare parecchio i nostri normali ritmi di vita quotidiana e abbiamo anche un po' perso la fantasia culinaria, e se in qualche caso, come questo dei carciofi ripieni, la riacquistiamo, non abbiamo tanta voglia di stare li' a fotografare e a postare...
Vogliamo però rassicurarvi e vi promettiamo che presto torneremo sui nostri normali ritmi, giusto il tempo di assestarci con questo nuovo stile di vita.
I vostri Giacomo & Vanessa non vi lasceranno a corto di ricette e di idee, non vi preoccupate!!!
Intanto godetevi questa bella poesia di Pablo Neruda, perchè, in un certo senso, anche la cucina è poesia!


9 commenti:

Kittys Kitchen ha detto...

Bella poesia!
In bocca al lupo per gli assestamenti allora! Io vi aspettooooooooooo!

Unknown ha detto...

Buoni i carciofi...e pensare che una volta non volevo sentirne parlare :(
Come si cambia, o forse solamente si cresce^_^
Buon we!

Valentina ha detto...

Bellissima poesia...

ღ Sara ღ ha detto...

io adoro i carciofi!!! soprattutto con la pasta XD bacini!!

Paola ha detto...

Che tutto vada bene e in bocca al lupo!! Anche io li trovo favolosi i carciofi!!

Uberta ha detto...

Bella poesia, buoni i carciofi.
Sono contenta per il lavoro :-))

Alessia ha detto...

Non sapevo che Neruda avesse composto anche questa. Curioso..

Vanessa ha detto...

ringrazio tutti da parte del mio amore che in settimana non ha molto tempo per passare di qui!

Blogger ha detto...

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