30 novembre 2009

Quaglie al forno con cous cous

   

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Buon lunedì!

Sono le 9.38 e sto pensando alle quaglie cotte in forno…che dite non è l’ora giusta? beh per me no….però ho qualche minuto per scrivere sul mio blogghino un po’ trascurato quindi nascondo l’orologio e vi illustro la ricetta di oggi! Semplice e genuina con un contorno per nulla studiato ma saltato fuori dalla dispensa in base alla disperazione! perchè? beh mi sono impegnata talmente tanto nella preparazione del volatile che alla fine, quando stavo per tirarlo fuori dal forno, mi sono resa conto che non avevo pensato ad un contorno! volevo accompagnarlo con un po’ di riso basmati ma non avevo tempo quindi il buon vecchio caro cous cous mi ha risolto il pranzo ancora una volta! La ricetta me la sono praticamente inventata…certo non ci vuole un genio dell’alta cucina per fare 4 quaglie ma nonostante la loro semplicità di preparazione (le ho comprate belle pulite dal macellaio) voglio darvi qualche dritta se come me siete alle prime armi con questi piccoli volatili:

1- Non vi aspettate tanta ciccia, sono molto saporiti ma aimè c’è da lavorare per trovare il tesoro!

2- Non li preparate per un pasto frugale (come detto sopra) ci vuole del tempo per assaporarle bene

3- Apritele in due prima di cuocerle sarà più facile mangiarle

Detto questo andiamo alla ricetta.

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Ingredienti (per due persone):

2 quaglie

lardo

erbe aromatiche secche

1 carota

2 spicchi di aglio

1/2 cipolla

1/2 bicchiere di vino rosso

q.b. di olio evo, sale e pepe

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Esecuzione:

Preparate un battuto al coltello di lardo e spezie varie (io avevo quelle provenzali) e farcite le quaglie. Una volta riempito il volatile con la farcia legategli le zampe con lo spago da cucina di modo che durante la cottura la farcia non fuoriesca.

Fate rosolare l’aglio tagliato in due nell’olio caldo; quando sarà ambrato levatelo dal tegame. Versate la cipolla e le carote tritate, fatele rosolare a fuoco basso; aggiungete le quaglie e fatele cicatrizzare fino a che diventino dorate. Solo a questo punto potete versare il vino rosso e far sciogliere la crosticina ambrata che si era formata nel tegame (è la parte più buona). Una volta evaporato il vino portate avanti la cottura delle quaglie aggiungendo acqua se necessario (non ci vorrà molto). Una volta cotte posizionate le quaglie in una teglia da forno e senza aggiunta di olio passatele sotto il grill fino a che diventano croccanti. Nel frattempo prendete il fondo di cottura del tegame e frullate il tutto; preparate il cous cous. Ora siete pronti per assaggiare questa delizia un po’ selvatica: prendete le quaglie posizionatele nel piatto, mettete un bel po’ di cous cous accanto alla ciccia e nappatelo con il fondo di cottura frullato…..UNA BONTA’….anche se impegnativo da preparare e da mangiare!

11 novembre 2009

Quale cucina comprare?

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nexa2Salve a tutti! Oggi vi vogliamo rendere partecipi (come al solito) della nostra quotidianità e dei nostri impegni. Stiamo pianificando la ristrutturazione della nostra casetta (mai completata) e tra le mille incombenze abbiamo anche l’arduo compito di decidere la cucina dei nostri sogni!!!!!! Sono 7 anni che aspettiamo questo momento quindi capirete che la scelta è molto sentita. Come potete immaginare la cucina nella foto è quella che per ora ci attrae di più; la marca è CONCRETA il modello NEXA. Vista su una rivista qualche mese fa ha catturato subito l’attenzione di Giacomo. Che ne dite? cerchiamo pareri ma anche consigli da chi, ultimamente o anni fa, ha cambiato cucina o ne ha comprata una per la prima volta! Qualche marca da consigliarci? materiali…elettrodomestici…disposizioni…tutto quello che vi passa per la mente…cerchiamo (così per codificare) quei consigli che col senno di poi avreste voluto sentire dai vostri amici, parenti o persone più qualificate!

4 novembre 2009

Involtini ripieni di pancetta e formaggio di pecora

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Buondì!  Oggi parliamo di una ricetta veloce ed estremamente semplice. Tempo fa (come al solito per esigenza) mi sono ritrovata ad assemblare ingredienti parcheggiati in frigo e non ancora utilizzati. Ho colto l'occasione per utilizzare gli stecchini di acciaio acquistati da peroni questa estate e devo dire che grazie a questi piccoli gioiellini ho fatto pace con gli involtini in generale! Se non avete questo tipo di spiedini abbandonate definitivamente gli stuzzicadenti e optate per questa bella invenzione! La cosa bella è che si utilizza un solo stecchino per involtino, una volta cotti si leva con estrema facilità e si riesce a chiudere in maniera perfetta la carne in modo che tutto rimanga al suo interno! Il ripieno per noi era il Formaggio di pecora della Carnia non molo stagionato ma naturalmente voi potrete optare per una cacio o un pecorino abbastanza freschi. Abbiate pazienza ma non ho la grammatura per gli ingredienti....il quanto basta qui impera!!!!!!

 

Ingredienti:

Carne di manzo sottile

Fettine di Formaggio di pecora della Carnia

Pancetta arrotolata tagliata sottile

Olio, sale e pepe

Cavolo cappuccio

Carote

 

Esecuzione:

Prendete una fetta di carne stendetela su un tagliere e ponete su di essa una fettina di pancetta; mettete sopra quest'ultima qualche pezzo di pecorino e chiudete l'involtino con lo stecchino d'acciaio. Ripetete il procedimento con tutti gli altri pezzi di carne considerando che per una persone ci vogliono almeno 2 involtini per una fetta di carne di media grandezza. Riscaldate una padella con un cucchiaio di olio evo e cuocete gli involtini a fuoco medio fino a che si dorino e finché il formaggio non si sciolga del tutto. Noi abbiamo accompagnato questi involtini con un'insalata di carote e cavolo cappuccio tagliati a julienne e conditi con olio sale e pepe.

1 novembre 2009

Muffin variegati al caffè


Oh bene da dove cominciare...”il mi marito” mi ha detto che dovevo fare una specifica sulla questione foto perse...io la faccio dicendo che window xp ha salvato la mia cartella prima della formattazione e Giacomo colto alla sprovvista dal mio post “lamentoso” ha subito cercato eventuali cartelle salvate automaticamente da programma! Quindi le mie tre ricettine si sono salvate e questa mattina vi posto una cosina semplice perfetta per la domenica...per una colazione più tranquilla una merenda all'aperto o per accompagnare un buon tè. La ricetta l'ho presa dal libro “Una ricetta al giorno” di Stefano Fagioli e Monica Bianchessi (edizione 2007) l'ho provata diverse volte e devo dire che per i miei gusti sono assolutamente necessarie delle modifiche alle quantità quindi vi riporto la ricetta già modificata.

Ingredienti:


per la base

300 g di farina autolievitante

75 g di zucchero

200 ml di latte

2 uova

1 pizzico di sale


per le striature

50 g di cioccolato fondente

75 g di farina autolievitante

75 g di zucchero

100 g di burro

150 ml di caffè espresso

1 cucchiaio di cacao in polvere

1 uovo



Esecuzione:

Per la base:in una terrina unite la farina con il sale, lo zucchero e diluite il tutto con il latte e le uova intere. Amalgamate bene l'impasto e lasciatelo da parte a riposare.

Per le striature:nel frattempo sciogliete il cioccolato a bagnomaria e setacciate la farina con il cacao. Sbatte il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema, unite l'uovo, il cioccolato fuso e il caffè.

Unite alla pastella base quella con il caffè e mescolate poco l'impasto in modo da formare le striature. Con “'attrezzo per prendere il gelato” riempite gli stampini da muffin fino a 2/3 della loro capienza. Infornate a 180° per 15 minuti.

30 ottobre 2009

MEME DELLA SORELLONA LALLA :)



Eccomi qui ad usare il blog per scopi non culinari....ma dato che ho del tempo a disposizione (prima di recuperare le foto quasi perse) rispondo al meme passatomi dalla sorellona Lalla!!!! Breve, semplice e diretto....ecco le 10 domande:

1.In quale animale ti rincarneresti ? Gatto

2.Di chi (o cosa) non potrei fare a meno? della tranquillità al fianco delle persone a me più care

3.Cosa apprezzo di più in una persona ? La sincerità

4.Di che colore preferisco vestirmi? rosa...ma non sempre è possibile...non ho più 8 anni >_<

5.Definisciti in tre parole: Capocciona, caciarona e felice di vivere (logorroica è doveroso)

6.Un viaggio che vorrei fare(o un paese che vorrei visitare): gli Stati Uniti

7.Citazione preferita :(di un libro o di un film) potrei postare tutti i dialoghi dei video di "IO Doppio" del nido del cuculo!!!!

8.Cosa ti piacerebbe fare? Come...quando....con chi?ma poi...perchè? troppo generica come domanda!!!!

9.Se non ti dedicassi a quello che fai cos'altro ti piacerebbe fare? La casaling... IO VOGLIO FARE LA CASALINGA!

10.Qual'é la tua maggiore stravaganza? sono anziana...ma anziana dentro....da quando avevo 14 anni!

Che rabbia che ho !!!!!

 

images2 Oggi posso solo raccontarvi una breve storiella….tanto breve che sembra una barzelletta! Qualche giorno fa Giacomo decide di formattare il computer; si organizza, prende tutti i programmi da installare in seguito, si consulta con i colleghi fa la solita preghierina “pre formattazione”…io nel frattempo ero in cucina a preparare la cena…si alza dalla sedia del suo studio viene in cucina e inizia una conversazione che si esaurisce con 3 battute

GIACOMO: hai qualcosa che ti serve sul computer che non deve essere cancellato?

VANESSA: si eh….ci sono le foto per il blog almeno 3 ricette…quelle le devi salvare da qualche parte!!!!

GIACOMO: ah…ma io ho già avviato la formattazione…vabbeh pazienza se ne faranno altre di ricette!

 

Ora io dico…tre ricette non sono la fine del mondo ma in un periodo di impegni assidui e di poco tempo a mia disposizione per me erano un bel bottino in magazzino…ODDIO CHE RABBIA CHE HO!!!!!!!!

7 ottobre 2009

Patate con il Formaggio salato

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Questa volta voglio arricchire il vostro universo culinario con qualcosa di semplice, casalingo….talmente saporito da essere pungente a molti palati! Eh si perché oggi parliamo di una ricetta tipica della Carnia e più precisamente una ricetta saurana fatta con il “Formaggio salato”.

Faccio un passo indietro…ad agosto siamo stati una settimana in Carnia…una parte del friuli davvero indimenticabile…genuino è l’aggettivo più adatto! Nell’albergo dove alloggiavamo il Riglarhause abbiamo potuto assaggiare molte specialità di Sauris; abbiamo potuto conoscere i tesori di questo comune cioè le materie prime che rappresentano i saurani ricordando quanto sia stato duro il loro passato e quanto siano orgogliosi della loro vita in perenne contrasto con le avversità di questo posto. Tra tutti il formaggio salato è rimasto nel cuore di Giacomo….lo ha assaggiato la prima volta grazie alla ricetta che vi presentiamo e da subito ha capito che (come dicono tutti) O LO ODI O LO AMI ALLA FOLLIA! Quello che abbiamo assaggiato, comprato e riportato a Lucca è quello a pasta morbida e devo dire che ha un sapore molto forte perfetto per insaporire le patate. Ecco la brevissima ricetta


P.S. con questa ricetta partecipiamo alla raccolta di Roxy....grazie al suo suggerimento potremo unirci ai nostalgici delle vacanze che cercano di ricreare quell'oasi di relax in cucina durante una giornata uggiosa o nel pieno di una giornata lavorativa!




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Ingredienti:

1 patata media a testa

Formaggio salato di Sauris morbido a volontà


Esecuzione:

Bollite le patate (precedentemente sbucciate e tagliate) e mettetele in una ciotolina; quando sono ancora bollenti posizionate tanto formaggio salato quanto ne riuscite a mangiare. Coprite per 2 minuti e aspettate che si sciolga tutto il formaggio. NON SALATE LE PATATE il formaggio salerà tutto quel che c’è da salare :-) ed ecco fatto un bel piatto saurano saporito che da forza con poco molto poco!


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26 settembre 2009

Pasta fresca alla amatriciana

 

DSC_0432 Questa pausa estiva è stata lunga eh! Peccato che dal 31 di agosto siamo ritornati a lavoro! L’autunno ci fa compagnia da quasi una settimana e io vi propongo volentieri un piatto saporito e rassicurante! Abbiamo fatto la pasta in casa utilizzando il Kenwood Chef  con tutti i suoi accessori compreso il torchio per la pasta con le trafile in bronzo. La cosa importante è seguire la ricetta che propone il libretto delle istruzioni poi una volta impastato il composto con il sgancio è un attimo versarlo nel torchio e ritrovarsi la pasta pronta. Noi per ora abbiamo solo la trafila dei sedanini (per intenderci) ma appena sarà possibile spendere qualche soldo ci scateneremo con fusilli, spaghetti e quant’altro…..compreso i biscotti! Per quel che riguarda il sugo è un semplice sughetto all’amatriciana…..da brava romana quando voglio qualcosa di familiare mi fiondo sulla carbonara, amatriciana, gricia, cacio e pepe & Co. Certo è che qui il guanciale che usano i miei a Roma non si trova quindi ripiego sulla pancetta affumicata! Ecco la ricetta proposta dalla Kenwood sul loro sito e del sughetto super veloce!

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- Pasta fresca -

Ingredienti:

500g di farina di grano tenero 00
240g di uova intere (n°4 uova)
2 cucchiai di acqua (se necessario)

 

Esecuzione:
1) Montate la Frusta K e versate la farina pesata nella ciotola. Mettete in azione la frusta a velocità medio-alta (5) ed incorporate le uova una alla volta. Risulterà un impasto bricioloso. Nell’uso di farina molto asciutta unite qualche cucchiai d'acqua.
2) Montate il Torchio e la trafila che preferite. Producete la pasta lasciando cadere le briciole nel torchio, a velocità 2-3, tagliando la pasta nella lunghezza desiderata. Prima di aggiungere dell’altro impasto attendete che la bocchetta del torchio si svuoti e non caricate quantità eccessive.
3) Prima di passare alla cottura fate seccare completamente la pasta almeno per 30 minuti. Portate l’acqua ad ebollizione, salate e cuocete la pasta seguendo le indicazioni della ricetta prescelta. Per informazioni generali leggete le note che seguono.
Note: il grado di umidità della farina è variabile. L’impasto ideale per il torchio deve essere a briciole e deve restare unito facendo la prova stringendone un po’ in un pugno. Se risultasse troppo farinoso, allora occorre aggiungere dell’acqua. Se invece l’impasto risultasse troppo umido e pastoso, aggiungete dell’altra farina.
Non è utile salare l’impasto della pasta fatta in casa, perché il sale tenderebbe a macchiare la superficie e disidratare il preparato. Del resto la pasta assorbirà il sale durante la cottura in acqua.
Come regola generale, considerate che la dose di pasta per una persona è di 75-125g. Per quattro persone, fate l’impasto con 2 uova per 200g di farina 00.
Varianti: - Pasta integrale: sostituite la farina di grano tenero 00 con farina integrale. Siccome questo tipo di farina ha un assorbimento maggiore di umidità rispetto alla farina 00, è necessario aggiungere dell’acqua. - Pasta Rossa: sostituire un uovo con 75g di passata di pomodoro. - Pasta Verde: sostituire un uovo con 150g di spinaci tritati surgelati, lasciati scongelare e strizzati per bene in modo da eliminare il liquido in eccesso. Se necessario, regolare la quantità di farina. - Pasta Aromatica: aggiungete agli ingredienti indicati al punto 1 anche 60ml di erbette aromatiche fresche finemente tritate.

 

-Sugo alla amatriciana-

Ingredienti:

1 conf di pomodori a pezzi

1 conf di pancetta affumicata

q.b. di olio, sale e pepe

 

Esecuzione:

Riscaldate l’olio in una padella, aggiungete la pancetta e dopo che si sarà rosolata il pomodoro a pezzi. Salate pepate e fate cuocere il sughetto a fuoco lento per almeno 15 minuti. Quando il sugo risulta rappreso sarà pronto per condire la pasta.

29 luglio 2009

Chiusura per pausa estiva…

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Che sia chiaro non è che andiamo in ferie e stiamo in giro per il mondo fino a settembre eh….magari! E’ solo che questo caldo ha inibito la nostra fantasia culinaria….quest’anno più che mai quindi è inutile logorarsi ogni giorno e dire….oddio dobbiamo aggiornare il blog! Si chiude la baracca per il troppo caldo e si riapre a settembre! Nel frattempo io andrò anche in ferie ad agosto e avrò qualche giorno più di giacomo per dedicarmi ai fornelli quindi quando riapriremo la nostra cucina virtuale sarà ricca di piattini succulenti e il frigo sarà pieno di robina buona….e non di gente con il cuscino in mano incavolata nera per via del caldo!!!!!!!! Naturalmente vi faremo vedere anche foto della nostra mini vacanza di una settimana in Carnia!!!!!

Buona estate da Giacomo e Vanessa

11 luglio 2009

Finalmente le foto :)

Questi sono i regalini che mi sono fatta qualche settimana fa….per voi sembreranno cose semplici senza valore ma per me sono tutte cose che non riuscivo a trovare a Lucca senza fare mille giri!!!!! ……Cominciamo………..

- TERMOMETRO ELETTRONICO DIGITALE

Munito di sonda adatta alle alte temperature; è quindi possibile inserire la sonda nel pezzo di carne mentre cuoce, chiudere lo sportello del forno e grazie alla calamita attaccare allo sportello stesso il corpo del termometro. Caratteristica importante il timer termico; si può infatti programmare una temperatura massima e quando la carne arriva a tale temperatura il termometro ci avviserà con un segnale acustico!

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- FORMA PORZIONATRICE

In sostituzione al rullo taglia cornetti che costava 60 euro!!!! Questo attrezzino ha una duplice funzione non solo ci porziona la torte salate o i dolci non molto alti in perfette fette tutte uguali (si può scegliere tra 2 larghezze possibili) ma ci taglia anche i triangolo da arrotolare per fare i croissant. Idea geniale suggerita dalla commessa del negozio!

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- FASCIA IN ACCIAIO REGOLABILE FINO A 30 cm DI DIAMETRO

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- BIBERON PER BAGNA

Bottiglia con tappo forato che sostituisce eventuali cucchiai o pennellini usati per inumidire pan di spagna o altro. Si capovolge, si preme e in un secondo è fatta!

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- CONTENITORE PER FORNO STATICO E MICROONDE

Nel forno tradizionale simula la cottura a vapore e al cartoccio mentre nel microonde può essere utilizzato come più si vuole. Va da + 230° a -60° cioè anche nel freezer

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- STAMPI PER CANNOLI SICILIANI

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- STAMPI PER CONI

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- PUNTA PER RIEMPIRE (PER SAC A POCHE )

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- STECCHINI IN ACCIAIO

utili per chiudere involtini (o altro) da sostituire agli stuzzicadenti monouso che si spezzano facilmente e

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- RULLO PER LOSANCHE E RULLO PER FORARE

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- BOTTIGLIA PER GUARNIZIONI CON TAPPINO

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- SPATOLA CON SCALINO

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- PIROTTINI PER MUFFIN MONOPORZIONE DELLA SILIKOMART

Con tanto di riga che segna limite massimo per riempire lo stampino

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- SPATOLE PER IMPASTI

Per staccare dal tagliere qualsiasi tipo di impasto, porzionarlo o tagliarlo (come gli gnocchi)

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- T PER CREPES

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30 giugno 2009

Roma: Missione Peroni Snc

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Lo scorso fine settimana siamo stati a Roma per trovare i miei e la sorellona….fino a qui tutto nella norma. La cosa particolare di questo week-end è che ho voluto fare una capatina in un negozino tanto piccolo quanto rifornito: Peroni. Ho conosciuto questo paradiso grazie ad una blogger esaltata quanto me per tutte le cose che ha visto e comprato. Innanzitutto voglio dirvi che se non avete possibilità di andare a Roma non c’è problema…c’è il sito www.peronisnc.it molto semplice ma con cose essenziali soprattutto con una sezione dedicata ai loro prodotti con tanto di foto. Che altro dire…mi sono presentata con un foglio A4 pieno di prodotti da esaminare e comprare; le commesse sono gentilissime e pronte a scattare appena chiedi qualcosa….per non parlare della scelta che si ha per ogni prodotto!!!!! solo per comprare un termometro da cucina mi hanno sfoderato sul bancone una cosa come 10 possibili prodotti dal + semplice a quello wireless….capito???? un termometro per cucina wireless!!!!! lo so mi emoziono troppo ma non si rovano dappertutto questi oggettini! Domani fotograferemo tutte le cose che abbiamo comprato così aggiornerò il post e vi farò vedere quante cose belle sono arrivate a Lucca!!!!!!

21 giugno 2009

Crocchette di merluzzo & Co.

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Il caldo avanza…la voglia di cucinare indietreggia :) e che fanno i 2 in cucina? vivono in simbiosi con la piastra (o la pierrade in questo caso) alleati indispensabili per poter cucinare in poco tempo, senza troppi grassi e soprattutto senza rinunciare al gusto e alla gola! In questa occasione ho voluto provare a cucinare le polpette di pesce sulla pietra ollare (e sulla piastra)…devo dire che è un’idea geniale! Certo non me lo sono inventato io…ho semplicemente preso spunto da un libricino che ho regalato a Giacomo mesi fa “Barbecue” che illustra molte ricette di carne, pesce, formaggi ecc cucinati esclusivamente sulla brace. E’ proprio tra quelle pagine che ho visto queste crocchette e mi sono lasciata ispirare dal metodo di cottura più dietetico al mondo. Non abbiamo le foto delle crocchette cotte (avevamo troppa fame per fare altre foto) ma vi assicuro che si formerà una crosticina scura e gustosa. Insieme a questi bocconcini abbiamo cotto un calamaro e dei gamberoni conditi con olio e limone….semplici ma goduriosi!!!!

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Vi lascio la ricetta facile e veloce delle crocchette di merluzzo

Ingredienti:
400 gr di polpa di merluzzo
1 uovo
1 scalogno
5 olive verdi denocciolate
2 fettine di pane in cassetta
5 cucchiai di pangrattato
q.b. di latte, olio evo, sale e pepe
 

Esecuzione:

Tritate lo scalogno e stufatelo in una padella con poco olio evo, unite la polpa di merluzzo e fate cuocere aggiustando di sale e pepe. Ammollate il pane nel latte e strizzatelo bene. Unitelo nel mixer con il pesce cotto (e privato di eventuali liquidi in eccesso), le olive e l’uovo; frullate bene e unite il pangrattato (anche più di 5 cucchiai se necessario) fino ad ottenere un composto lavorabile. Formare le crocchette leggermente schiacciate e impanate nel pangrattato. Ponetele sulla griglia, piastra o pietra ollare facendole cuocere lentamente e girandole spesso!

 

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7 giugno 2009

Cheesecake alle fragole

 

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Salve a tutti!

Oggi reduce dal pranzo domenicale, a base di polenta alla valdostana accompagnata da coniglio in umido preparato dall’amata suocera, vi voglio parlare di un dolce meno invernale da me presentato dopo tutto il ben di dio di oggi!!!. E’ la prima volta che preparo un cheesecake e devo dire che m’è venuto bene (come da foto trovata online) solo che ho un dubbio e spero che qualcuno mi possa dare qualche delucidazione. Ho trovato la base della torta un po’ troppo friabile…voi che l’avete mangiata o anche preparata sapete se è una prerogativa del dolce? E’  troppo poco il burro che ho usato con gli oro saiwa? Non dovevo sbriciolare completamente i biscotti ma solo ridurli a pezzi? Ho premuto troppo poco il composto? A parte questi dubbi devo dire che sono molto contenta del primo tentativo. E’ inutile dire che è delicato sia come consistenza che come sapore e la cremina di fragole meno zuccherata rispetto al resto del dolce ti da quella spinta in più per chiederne un’altra fetta! Come sempre vi metto la fonte che mi ha ispirata: il blog di sogni di zucchero decisamente più brava di noi sia per le foto che per la presentazione….noi si fa quel che si può soprattutto con i pochi mezzi a nostra disposizione! :)

Ingredienti:

-Biscotto-
200 gr. di biscotti tipo Digestive finemente schiacciati

70 gr. di burro fuso

 

-Ripieno-

400 gr. di formaggio Philadelphia

100 gr. di zucchero a velo

400 ml di panna da montare

10 gr. di gelatina in fogli

2 cucchiai d'acqua

250 gr. di fragole

 

-Topping-

450 gr. di fragole passate al setaccio

1 cucchiaino di zucchero

4 cucchiaini di amido di mais

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Esecuzione:

Per la base-
In un pentolino far sciogliere il burro senza farlo friggere. Unire i biscotti precedentemente ridotti in polvere e mischiare bene. Sistemare il composto sul fondo di una teglia con cerniera, o sul fondo dell'apposito anello di acciaio o in alternativa un anello fatto con dell'acetato, con diametro 24 cm. Schiacciare bene con la forchetta fino ad attenere uno strato ben uniforme. Riporre in frigo.


-Per il ripieno-

Intanto mettete i fogli di gelatina in un piatto con 2 cucchiai di acqua calda fin quando si siano completamente sciolti: importantissimo per evitare di ritrovare grumi dentro la crema.
Montare la panna e riporla in frigo fino all'utilizzo. Passare al mixer le fragole riducendole in purea. In una ciotola sbattere per circa 10 minuti con le fruste la Philadelphia con lo zucchero a velo: bisogna ottenere una crema soffice e spumosa. A questo punto unire la purea di fragole, la gelatina ancora liquida ma ormai fredda. Sbattere bene per amalgamare tutti gli ingredienti. Unire alla crema di formaggio la panna delicatamente, ricoprire con la crema la base di biscotti e riporre in frigo almeno 6 ore, anche se consiglierei tutta la notte per non avere problemi quando verrà sformata: passare la torta per circa 30 minuti nel freezer faciliterà l'operazione. Decorare con il topping.

-Per il topping-
Mettere in un pentolino tutti gli ingredienti avendo cura di versare pian piano il succo delle fragole sull'amido e lo zucchero in modo da non avere grumi. Continuare a girare a fiamma moderata fin quando tutto comincia ad addensare. Lasciar raffreddare prima di versare sulla superficie della torta.

29 maggio 2009

Torta al grano saraceno con marmellata ai frutti di bosco

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Buon venerdì a tutti! Oggi posto l’ultima ricetta che abbiamo in archivio e se devo essere sincera queste sono delle foto di prova che Giacomo ha fatto per capire come funziona la nostra macchina fotografica….quindi non rendono proprio giustizia alla bontà di questa preparazione! Come potete notare non ho messo lo zucchero a velo perchè anche se fa scena rende le torte un po’ tutte uguali e questo non mi esalta! Era tanto che volevo provare questo dolce in fondo ogni food blogger che si rispetti ha provato la torta al grano saraceno ed eccoci qui a portarci in pari con la nostra reputazione virtuale! Non pensavo fosse così buona…mi è durata una settimana durante la quale le mie colazioni sono state davvero piacevoli; l’impasto è un po’ grezzo e la presenza della marmellata è semplicemente fantastica. Giacomo che non ama le confetture, l’ha provata anche con la nutella ma anche lui ha detto che l’abbinamento perfetto è con la marmellata ai frutti di bosco! La ricetta l'ho presa dal blog deliziando che ha sua volta è stata ispirata da camomilla!!!!! grazie a tutte e due per averla condivisa con noi!

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Ingredienti:

150 g di farina bianca

100 g di farina di grano saraceno

200 g di marmellata ai frutti di bosco

100 g tra noci e pinoli

6 uova

200 g di zucchero semolato

100 g di burro

1 bustina di lievito per dolci


Esediuzione:

Nel mixer tritate finemente la frutta secca. In una ciotola montate (utilizzando uno sbattitore elettrico) le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Setacciate le due farine (addizionate con il lievito) ed incorporatele a pioggia amalgamandole all’impasto; unite la frutta secca mescolando lentamente. Fate fondere il burro in un pentolino o nel microonde e aggiungetelo al composto. Imburrate ed infarinate una tortiera da 24 cm di diametro, versatevi il composto e fate cuocere nel forno già caldo a 170° per circa 35 minuti. Trascorso questo tempo fate la consueta prova stecchino, quando uscirà asciutto e pulito il dolce sarà cotto. Estraete la torta dal forno e fatela raffreddare su di una griglia per dolci. Servendovi di un coltello tagliatela a metà in senso orizzontale e farcite la parte inferiore così ottenuta con la marmellata ai frutti di bosco aiutandovi con un cucchiaio. Ricomponete il dolce appoggiando la parte superiore e a piacere spolverizzate con zucchero a velo.

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18 maggio 2009

Amsterdam…parte II

Eccomi qui con qualche giorno di ritardo per mostrarvi le altre foto  di Amsterdam. Giacomo s’è scatenato…credo che in tutto siano 300 (in 4 giorni)…vi lascio un piccolo assaggio di tutto il suo lavoro.

Ha iniziato a lavorare già dal decollo; era esaltato, non c’erano nuvole e le alpi si vedevano benissimo compreso laghi e città!

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Una volta atterrati ci siamo diretti verso la cintura occidentale dei canali (vicino il quartiere Jordan) dove c’era il nostro albergo. E’ una  zona tranquillissima, ci sono solo abitazioni e qualche albergo quindi la sera c’era un bel silenzio, comunque a due passi da quartieri più movimentati pieni di vita! Se considerate poi che la strada si affaccia sull’ Herengracht, il canale più bello di Amsterdam, capirete quanto siamo rimasti affascinati da quella parte di città!

DSC_0022 Posate le valigie abbiamo cominciato a gironzolare per la città e devo dire che abbiamo praticamente camminato incessantemente per 4 giorni (pasti permettendo)!!!!!! Di Amsterdam ci sono rimaste impresse molte cose…naturalmente gli edifici caratteristici che abbelliscono tutta la città e non solo una parte, l’innumerevole quantità di persone che camminano per la città o sfrecciano con le bici. Ad ogni angolo puoi trovare un bar, un caffè, un ristorantino di qualsiasi nazionalità, fast food, pub o coffe shop e il risultato è sempre lo stesso….persone che si godono la vita mangiando e bevendo tranquillamente, in compagnia di amici, senza dare troppa importanza a mode, vestiti, scarpe o capelli perfetti! La vita lì sembra più rilassata o forse siamo noi che ce la complichiamo un po’ troppo!

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Naturalmente oltre le case su terra ci hanno colpito molto quelle galleggianti…dei chicchini da fotografare e ammirare! Notate come gli amterdammer sfruttano al meglio i loro piccoli spazi…naturalmente le case galleggianti non sono molto grandi e loro che fanno per poter ricevere gli amici e rilassarsi come dicevo prima con qualcosa da bere e da mangiare? si creano un terrazzo sul tetto della casa stessa….troppo avanti!

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Non poteva mancare poi il giro dei canali in battello…uno splendido punto di vista per conoscere la città!

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Ed ecco qui gli amterdammer che passano il tempo tranquilli a contemplare i canali, a suonare la chitarra su una panchina o seduti alla finestra (al terzo piano)….se lo facessi io a casa mi prenderebbero per una suicida!

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Forse dovrebbero scrivere sulle guide che si Amsterdam è piena di musei e chiese tutte belle e meritevoli di una visita ma è anche giusto immergersi nella vita di tutti i giorni di questa bellissima città. E’ inutile dire che si vedono persone di tutte le nazionalità e religioni diverse e tutti convivono nel migliore dei modi! E’ capace che mentre fai una passeggiata giri l’angolo e vedi qualcuno che gioca a scacchi…guardate le facce sono tutte persone diverse di età e colore di pelle eppure si sono ritrovati a fare una partitella….!

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Poi è stata la volta del Vondelpark…abbiamo visto una piccolissima parte perchè il mio adorato Van Gogh mi aspettava!!

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Qui niente foto solo una all’entrata

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Eccoci a piazza Dam….devo dire che pensavo fosse più….colorata….certo il cielo cupo non aiuta ma rimane comunque un po’ spoglia! Però guardate com’è grande quest’edificio…rispetto ai passanti è davvero immenso!

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Ecco i canali in versione notturna….molto romantici e di grande ispirazione per Giacomo con la sua macchina fotografica(non vi dico quante foto ha fatto quella sera)!

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Tra i mille bar siamo riusciti a scovare questo caffè molto carino dove il proprietario (di origini italiane) fa i dolci e ti prepara il caffè come qui in Italia!!!!! Si lo sappiamo che bisogna provare cose nuove ma alla colazione non rinunciamo….si va sul tradizionale!!!! Lo potete riconoscere questo bel caffè perchè all’esterno c’è un cartello scritto in italiano che dice : ”qui il caffè si beve come a casa”

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Abbiamo visto tante piazze, visitato diversi musei, attraversato molti quartieri dal Jordan cuore pulsante e turbolento (in passato) al quartiere rosso molto allegro e sicurissimo, abbiamo mangiato in ristoranti lontani dalla nostra tradizione…un ristorante greco, uno argentino e abbiamo fatto una cena a base di pancake alla Pancake Backery (ANDATECI CHE MERITA DAVVERO), ci siamo immersi nel flusso di turisti e residenti che rendono Amsterdam una città davvero speciale e devo dire che ci ha colpito nel profondo questa città….di sicuro ci ritorneremo!!!!!!!

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Per finire….godetevi il tramonto sulle nuvole!!!!!

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